Ballare sul Titanic, la prossima guerra: Corea.

Siamo sempre sul Titanic. Ci preoccupiamo se la Nazionale di calcio andrà ai prossimi campionati del Mondo oppure se l’acquisizione pubblica di Cinecittà riuscirà a rilanciare il cinema italiano, intanto il Mondo brucia.

L’incendio della guerra si espande, infatti, e non sto affatto parlando dell’ormai annosa jihad che ha messo a ferro e fuoco mezzo Pianeta bensì di quanto accade nella fascia asiatica del Rimland e in particolare nella penisola coreana. Perché?

Unificare la penisola utilizzando l’arma nucleare come mezzo di pressione decisivo: sarebbe disposta Washington a rischiare l’attacco missilistico con testate all’idrogeno su Los Angeles per difendere Seul?

Puntare a una Grande Corea, ricca grazie al potenziale industriale e finanziario del Sud …Leggi tutto

Barcellona&Libia, oggi L’Italia balla sul Rimland

… quando dico oggi intendo lunedì 21 agosto 2017. Bisogna precisarlo, perché il Mondo Globale consuma gli eventi a una velocità incontrollata. Tutto cambia, di continuo, rendendo vano a quel che sembra qualunque tentativo di capire. Oppure no?

Già, forse vale come sempre l’assunto per cui la risposta dipende dalla domanda. Se questa è formulata bene, centrando il cuore del problema, può darsi che riusciamo a trovare una risposta soddisfacente. Torniamo al titolo, allora: cosa c’entra il recente attentato islamista di Barcellona con la questione libica? Niente, mi sento già rispondere. Io, invece sto per dirvi “tutto”. Vediamo perché.

In un precedente articolo ho scomodato l’intuizione di due pensatori geostrategici, l’inglese Halford …Leggi tutto

L’Italia del Rimland e la sfida della Nuova Via della Seta

È notizia recente: il presidente della repubblica e segretario generale del partito comunista cinese, il “quasi” onnipotente Xi Jinping, ha lanciato in pompa magna il progetto “Nuova Via della Seta.” Vale a dire, un complesso di iniziative in vari campi e ambiti volte a migliorare collegamenti e cooperazione tra i paesi appartenenti alla comune sfera euroasiatica. Come dire, una rivoluzione per l’intero spettro dei rapporti geostrategici su scala mondiale.

Tutto ciò riguarda direttamente l’Italia, uno dei terminali tradizionali delle antiche “vie della seta” ovvero del reticolo di rotte terresti e marittime che sin dall’Antichità ha unito Occidente e Oriente dell’Eurasia. La quale Eurasia, dovrebbe essere ovvio, è divisa artificialmente da ragioni …Leggi tutto