Dieci passi per la Rivoluzione Democratica
Non è un numero a caso, si tratta di un Decalogo a beneficio di quanti si preoccupano della nebbia cognitiva in cui si muovono i cittadini inconsapevoli, i quali finiscono per continuare a scegliere politici e amministratori approssimativi con l’unica motivazione che rappresentano il “nuovo”: rispetto a quanti li hanno preceduti. Gli ultimi trent’anni della Storia d’Italia sono stati caratterizzati dal periodico riapparire del “nuovo”: da Berlusconi a Salvini, passando per Grillo e approdando ora a Schlein. La sola certezza dei cittadini-elettori era la spasmodica ricerca della personalità-della-provvidenza la quale, come ogni capo carismatico che si rispetti, con il suo semplice apparire avrebbe dovuto essere in grado di rovesciare la …Leggi tutto
Il liberalismo è morto, viva il populismo nazionale!
Lo ha detto lo Zar di tutte le Russie del Terzo Millennio, Vladimir Vladimirovič Putin, cioè l’ex-funzionario del KGB sovietico che ha sfruttato con infinita abilità quanto appreso alla Lubjanka e dintorni prima per conquistare il potere e poi per mantenerlo. Con ogni mezzo. A partire dall’eliminazione degli avversari. Delle libere elezioni. Di ogni maledetto feticcio democratico così inadatto alle abissali profondità dell’autentica anima russa: vogliamo non credergli?
Con la franchezza di chi è abituato a non pagare mai dazio per quel che dice e, peggio, che fa, Putin ha dato fiato a una corrente di pensiero oggi in grande spolvero in tutto il mondo. Dalla Polonia all’Ungheria, dalla Cina al …Leggi tutto