Dal dire al fare, due

Uno dei problemi più dibattuti a Venezia, ormai da anni, è quello relativo alla “visione della città futura”. Sempre se ne possieda una. Ricerca ormai ansiosa: che serva una “visione” ognun lo dice, dove si trovi nessun lo sa. Non l’ha avuta nemmeno il sindaco-filosofo Massimo Cacciari, dominus incontrastato della vita pubblica lagunare per almeno un ventennio, mica poco a pensarci bene, il quale non è riuscito a incidere sulle dinamiche sociali, economiche e culturali che ci hanno condotto fin qui. Men che meno i successori, fino all’attuale sindaco, Luigi Brugnaro, che si dedica al pari dei predecessori al piccolo cabotaggio amministrativo, cercando di non decidere mai nulla davvero. Stessa …Leggi tutto

Dal dire al fare, uno

Ci siamo lasciati con la terza parte di “Occorre un pensiero” dove si sostiene che bisogna porre un freno ai discorsi generici, per passare alla concretezza delle proposte operative. Adesso possediamo una Teoria da cui far discendere l’opportuno Metodo, quindi vediamo di mettere in pratica quanto detto. L’argomento scelto è di quelli importanti, vale a dire come intervenire sul cambiamento climatico determinato dall’immissione di gas-serra, anidride carbonica in particolare, da parte delle infinite attività umane. Proviamoci.

L’Europa è collegata da una rete di strade, linee ferroviarie, vie d’acqua interne, alle quali fanno capo porti, sia interni che marittimi, aeroporti e stazioni ferroviarie. Senza contare le strade e le linee ferroviarie secondarie, …Leggi tutto

Occorre un pensiero 2, progettare il futuro

Progettare il futuro, studiare come intervenire sugli aspetti negativi del presente valorizzando i talenti dei singoli e metterli al servizio non solo del successo dell’individuo ma del bene della comunità, dovrebbe rappresentare l’attività fondamentale della politica. Perché l’uomo, animale sociale per eccellenza, si colloca sempre in una dimensione collettiva e soltanto in questa si realizza.

Riprendo l’articolo Occorre un pensiero per chiarire un aspetto preliminare: il concetto di “dottrina”, quale insieme di principi su cui basare l’elaborazione di una strategia in politica si traduce con ideologia. Dottrina e ideologia, in effetti, sono sinonimi. L’ultimo scorcio del Novecento è stato dominato dal pensiero diffuso della “morte delle ideologie”: a proclamarla nel 1992 …Leggi tutto

Occorre un pensiero, Uno

Credo che sull’argomento non vi siano dubbi: quella contro il Sars-Covid 19 è una guerra. Per vincerla, bisogna prima di tutto consolidare delle premesse. Serve una dottrina, cioè un insieme di principi coerenti, la quale diventa la base per sviluppare la strategia, vale a dire il complesso di azioni coordinate a espansione progressiva finalizzate al conseguimento del successo finale. Quindi bisogna disporre di un’organica, risorse umane e materiali, e una logistica, infrastrutture e mezzi di vario tipo, per adottare le tattiche più adeguate e differenziate in base alle situazioni contingenti. Tutto inutile, però, se non abbiamo una linea di comando chiare e definita: dobbiamo stabilire chi decide cosa e con …Leggi tutto

E pur si muove

Ritorno su un titolo già utilizzato. «E pur si muove». Parole di Galileo Galilei, secondo quanto scrive nel 1752 Giuseppe Baretti. Pronunciate quando il Tribunale della Santa Inquisizione costringe il grande scienziato pisano a ritrattare le proprie convinzioni eliocentriche. La frase, solo presunta ma è bello credere sia vera, è diventata simbolo di resistenza contro la violenza intellettuale dei poteri costituiti, ma soprattutto all’ignoranza. Il nemico peggiore, perché nutrito di una radicale convinzione di possedere la conoscenza assoluta. Non solo nel Seicento. Perché l’Inquisizione continua a essere in buona compagnia. Ne abbiamo degli esempi recenti nella acque, mai tranquille, della Laguna di Venezia. A cominciare dal primo: il Mo.S.E.

Ormai dovrebbe …Leggi tutto

XX Settembre

 

A Roma via XX Settembre non è proprio una strada banale. Inizia da Porta Pia e raggiunge il Palazzo del Quirinale. Di rado la topografia rappresenta in modo così plastico una svolta storica. Poiché questa ricorda: il giorno in cui i bersaglieri penetrano in città attraverso la breccia, di Porta Pia appunto, e completano l’Unità d’Italia ponendo fine al potere temporale dei papi. Il palazzo era allora la residenza del pontefice. Quanto, poi, riportato in vita da Benito Mussolini con i Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929, cioè lo Stato della Città del Vaticano, non sarà mai neppure in parte paragonabile al preesistente Stato della Chiesa. Il XX settembre, dunque, ha …Leggi tutto

Tessere di memoria I monumenti e la loro distruzione

 

Fenomeno classico di ogni rivolta e rivolgimento politico, la distruzione dei monumenti quali simboli del nemico continua a sollevare interrogativi. Proprio perché si ripete con sconcertante regolarità. Lo vediamo in questi giorni di Black Lives Matter in particolare negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. In misura ridotta, anche a Milano con l’attacco alla statua di Indro Montanelli e la richiesta della sua rimozione. A causa del fatto, da lui stesso rivelato, dell’aver avuto una schiava/bambina tredicenne durante la Guerra d’Etiopia, quella dei sette mesi tra il 3 ottobre 1935 e il 5 maggio 1936. A seguire c’è stato l’imbrattamento con vernice rossa del busto del generale Antonio Baldissera a …Leggi tutto

Politica, scienza, conoscenza

Tra le novità più interessanti prodotte dalla recente pandemia sembrava collocarsi il riaffacciarsi in forze della competenza e dei tecnici. Ovviamente a fare da battistrada sono stati quelli sanitari. Naturale, dirà qualcuno. Per nulla scontato, invece. Soprattutto non lo era che tornasse a farsi largo l’idea che la conoscenza fosse di per sé un valore fondamentale e che a essa, la conoscenza, sia comunque meglio fare ricorso quando si cercano risposte.

Non si dimentica facilmente l’ “uno vale uno” dove sapere o non sapere diventava indifferente in nome di un egualitarismo capace di proiettare, chiunque e subito, in posizioni decisionali. Ne scontiamo ancora le conseguenze. Un ben tornata, dunque, alla competenza. …Leggi tutto

Venezia, la luna e tu

 

Ovvero il trionfo del luogo comune. Mi sono venuti in mente il film del 1958 e questo commento quando ho sentito della “sfuriata” del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, contro il viceministro dell’Economia e Finanze, Antonio Misiani. Il film perché ambientato in un mondo che ha cessato di esistere e forse nemmeno tornerà, qualunque sia il personale giudizio su quella realtà. Siamo sulla luna, appunto. Il commento per la ragione che non esiste niente di più scontato del classico “piove, governo ladro”. O incapace, giusto per non uscire dal seminato di quanto sostenuto dal nostro sindaco. Il quale ha sottolineato di aver scritto e telefonato infinite volte a Roma nel …Leggi tutto

Coronavirus la quarta lezione, l’Europa e l’economia.

Mes, Eurobond, Recovery Bond, solidarietà o sovranità, frontiere aperte, no, meglio chiuse, paradisi fiscali ed evasione, pizzaioli malati con lo scacciapensieri in bocca e arcigni guardiani di virtù calviniste che “rubano” tasse grazie a trattati interpretati a loro uso e consumo. Il Pianeta è travolto da pandemia, recessione presente e futura, fiumi di parole spesso sconnesse da qualunque vero ragionamento razionale. Inevitabile, viene da dire, quando ci si trovi sul crinale tra due mondi diversi con la coscienza di esserci davvero arrivati. Perché queste sono le due novità della crisi in atto: è epocale e ce ne rendiamo conto. Non sempre accade. Anzi. Il più delle volte è vero il …Leggi tutto