Cosa cambierà con Trump presidente?

Niente. Lo so, la maggior parte di chi legge resterà sconcertata, ma io non devo solleticare il consenso: sono uno storico, non un politico e neppure un venditore di idee preconfezionate. Per cui ripeto e sottolineo, il cambio di amministrazione negli Stati Uniti non comporterà proprio nessun cambiamento negli indirizzi di fondo della strategia americana nel Mondo. E questo per un motivo banale e allo stesso tempo complesso. Anche negli USA, a governare davvero non sono i presidenti, che si succedono ogni quattro anni con sempre più roboanti promesse, bensì gli interessi reali, i quali sì sono permanenti e ben delineati. Gli storici e gli analisti geopolitici, sette che si …Leggi tutto

Il Rapporto Draghi: l’ultima spiaggia?

Se n’è parlato tanto. Lo si è aspettato a lungo. Poi, quando finalmente è stato illustrato da Mario Draghi ed è diventato di pubblico dominio se ne sono potuti verificare i contenuti. Risultato? Qualche articolo di giornale, una manciata di commenti su televisioni e social e tutto è finito lì. Come mai? Visto che è disponibile in Rete gratuitamente e senza alcun problema vale la pena leggerlo. Darò per scontato che chi si avvicina a questo articolo l’abbia fatto o la farà, perché niente può sostituire l’esperienza diretta e personale del documento. Dunque, l’invito è: dategli un’occhiata.

Non c’è dubbio, a prima vista si resta delusi. Si potrebbe dire che la …Leggi tutto

440 milioni di liberaldemocratici

440 milioni di liberaldemocratici

Tanti? Certamente, visto che rappresentano l’intero corpo elettorale dell’Unione Europea (attuale). Il fatto è che sono pure inconsapevoli. Cioè, sono liberaldemocratici senza saperlo. Il che è abbastanza sorprendente. Si tratta della base di partenza dell’ultimo editoriale del direttore di Luminosi Giorni, Carlo Rubini. Secondo cui quello liberal-democratico rappresenta “il” pensiero politico per eccellenza che tutto finisce per riassumere e sintetizzare. Quindi, sostanzialmente, unico. Si potrebbe parlare di un trionfo a posteriori del Teorema Fukuyama.

Ho già avuto occasione di parlare di questo politologo, autore nel 1992del celebre La fine della storia e l’ultimo uomo. Per il pensatore americano di origine giapponese, liberal-democrazia, capitalismo di mercato e stile di …Leggi tutto

IL SOGNO EVAPORATO: LA SCONFITTA DEI «MIGLIORI»

E così non ce l’hanno fatta: sia Stati Uniti d’Europa che Azione sono rimasti al di sotto della soglia del 4%, quindi non hanno eletto nessuno al Parlamento di Strasburgo. Sconfitta? Direi disfatta. Perché si chiamano così i cattivi risultati quando sono catastrofici e figli dei propri errori: non rappresentano soltanto delle «lezioni di vita», come preteso da qualcuno, ma la fine di un percorso. Chi ha guidato le due liste alla batosta, in base ai punti fermi del pensiero riformista, dovrebbe trarne le conclusioni e andare a casa. Ovviamente non accadrà, perché in questo paese i politici che lasciano per sconfitta alle urne si contano sulle dita di una …Leggi tutto

L’irrilevanza del Capo

 

Cronache internazionali e dibattito politico interno si concentrano in maniera uniforme su azioni e parole di singoli elevati a indiscussi protagonisti: sembra che nel Mondo nulla avvenga o si possa muovere se non ci sia all’origine la scelta di qualcuno. Una prospettiva che è facile far risalire alla matrice culturale greco-romana, comune all’intero Occidente, con il suo culto dell’Eroe. I cui prototipi sono Eracle/Ercole, i grandi personaggi dell’epica omerica e virgiliana, infine Alessandro Magno e Giulio Cesare. Modelli indiscutibili, del resto, anche se i primi si pongono sul piano del Mito; il Macedone è a cavallo tra questo e la realtà; solo Cesare, a ben vedere, è rimasto ancorato soltanto …Leggi tutto

Europa, soggetto geopolitico e militare o campo di battaglia?

«La Francia accelera sull’economia di guerra ed è pronta a requisire gli impianti industriali.» RID online, 26 marzo 2024.

«Francia, al via il sottomarino strategico di 3a generazione.» RID online, 26 marzo 2024.

La Francia dunque, come da tradizione, assume il ruolo di avanguardia di un’Europa ormai da 80 anni sonnolenta riguardo alle grandi questioni geopolitiche e quindi militari sul tappeto. Lo ha dimostrato in numerose occasioni, le cui due più recenti sono il programma Scaf/Fcas franco-germanico-spagnolo per un velivolo da combattimento di 6a generazione, teniamo presente che il Lockeed Martin F-35 che sta entrando in servizio oggi è di 5a, e il programma Mgcs franco-tedesco, per la realizzazione di un carro …Leggi tutto

L’irrilevanza del capo

Cronache internazionali e dibattito politico interno si concentrano in maniera uniforme su azioni e parole di singoli elevati a indiscussi protagonisti: sembra che nel Mondo nulla avvenga o si possa muovere se non ci sia all’origine la scelta di qualcuno. Una prospettiva che è facile far risalire alla matrice culturale greco-romana, comune all’intero Occidente, con il suo culto dell’Eroe. I cui prototipi sono Eracle/Ercole, i grandi personaggi dell’epica omerica e virgiliana, infine Alessandro Magno e Giulio Cesare. Modelli indiscutibili, del resto, anche se i primi si pongono sul piano del Mito; il Macedone è a cavallo tra questo e la realtà; solo Cesare, a ben vedere, è rimasto ancorato soltanto …Leggi tutto

La Battaglia dei Valori, Buoni Vs. Cattivi, dove sbagliamo?

Suella o Sue Ellen Braverman, Kemi Badenoch, Priti Patel: il lettore si chiederà chi mai siano. Rispondo subito. Sono tre deputate inglesi del Conservative Party. Le quali coltivano l’ambizione di diventare primo ministro, scalzando dalla posizione occupata l’insoddisfacente, per i conservatori soprattutto, Rishi Suniak. Prassi in uso non solo in Italia, come si vede. Dal momento delle ultime elezioni, generali, 2019, vinte con il 43,6% dal partito allora guidato da Boris Johnson, l’attuale capo del governo è il terzo in ordine di tempo. Senza essere più andati alle urne.

Il dettaglio interessante è che Rishi Suniak è il primo discendente di immigrati a raggiungere la carica. È infatti indiano e induista …Leggi tutto

Pandemia di Guerre

Uno dei pochi pregi dell’ultimo, travagliato, anno, dovrebbe essere rappresentato da una maggiore consapevolezza circa la natura e gli obiettivi dell’essere umano. L’aver incontrato di nuovo, infatti, proprio sulla soglia di casa la realtà della guerra induce a sperare sia servito ad aprire gli occhi anche ai più ostinati. L’Homo Sapiens non è affatto l’individuo naturale che mira solo all’autoconservazione, mitigata dall’istintiva empatia verso i propri simili, dell’Émile di Rosseau. La sua corruzione non è dovuta alla cattiva pedagogia di una società malata. Il principio di divaricazione tra natura del singolo e collettività, così subdolamente introdotto, è un colossale abbaglio. Anche se ha goduto d’immensa fortuna. È stato alla base …Leggi tutto

Ossessione identità

Parliamoci chiaro: da quando il governo Meloni si è insediato non è ancora successo niente. Di reale, per lo meno. Intendo dire, che la priorità del governo Meloni sia diventata all’improvviso l’immigrazione non è dovuto a una esplosione del fenomeno, tutt’altro. Se per Draghi il costo dell’energia rappresentava il problema principale, dipendeva in modo specifico dai suoi effetti sull’inflazione, quindi sull’economia in senso lato e di conseguenza sulle tasche degli italiani. Immediati, diretti, misurabili. Se per Meloni è passato in secondo piano di fronte alla presunta invasione da Sud, che i numeri dicono non esistere, è solo per una distorsione del quotidiano. Pur demagogia, insomma. La quale invece di venire …Leggi tutto