Democrazia o Dispotismo illuminato

 

Concludendo il suo ultimo editoriale Carlo Rubini, direttore della rivista online Luminosi Giorni, ha posto un dubbio assai politically incorrect: di fronte alla incapacità della democrazia di coagulare, in termini di quantità e di durata, il consenso necessario a interventi sociali incisivi, non si deve concludere che sarebbe meglio, alla fine, orientarsi verso una qualche forma di dispotismo illuminato?

Giusto per non creare equivoci, dopo aver esaminato la faccenda sul piano teorico, Carlo cita un esempio assai lontano da noi per distanza, cultura e momento storico: l’imperatore giapponese Mutsuhito, colui che diede avvio alla cosiddetta era Meiji ovvero al periodo della radicale trasformazione del Sol Levante da arretrata realtà feudale a …Leggi tutto

L’Italia del Rimland e la sfida della Nuova Via della Seta

È notizia recente: il presidente della repubblica e segretario generale del partito comunista cinese, il “quasi” onnipotente Xi Jinping, ha lanciato in pompa magna il progetto “Nuova Via della Seta.” Vale a dire, un complesso di iniziative in vari campi e ambiti volte a migliorare collegamenti e cooperazione tra i paesi appartenenti alla comune sfera euroasiatica. Come dire, una rivoluzione per l’intero spettro dei rapporti geostrategici su scala mondiale.

Tutto ciò riguarda direttamente l’Italia, uno dei terminali tradizionali delle antiche “vie della seta” ovvero del reticolo di rotte terresti e marittime che sin dall’Antichità ha unito Occidente e Oriente dell’Eurasia. La quale Eurasia, dovrebbe essere ovvio, è divisa artificialmente da ragioni …Leggi tutto

Migranti

Inutile negarlo, in tutta Europa la questione è “bollente”: il Vecchio Continente è forse vittima di un’invasione? Dopo anni di crisi economica e di esponenziale crescita delle nostre paure in materia di qualità della vita, presente e futura, ci troviamo a fronteggiare una svolta epocale dall’esito quanto mai incerto? Scompariremo come civiltà, forse…

I paragoni scomodati negli ultimi tempi sono così numerosi da non avere alcun bisogno di essere ricordati, nemmeno di sfuggita. La polemica è battente, quotidiana, nutrita senza requie dagli interessi politici di alcune parti politiche. Inutile riportare quali, anche qui. Cosa resta da fare allo storico attento alle convulsioni del tempo attuale? Magari provare a riportare la discussione …Leggi tutto

Museo della civiltà veneziana, seconda parte

 

Torno sull’argomento perché la proposta ha trovato molta attenzione e anche il rilancio da parte di diversi organi di stampa. L’argomento, per così dire sembra “caldo”.
In precedenza ho suggerito di riallestire l’attuale Museo Correr come vero e proprio “museo della città” e, in più, cercando di valorizzare l’aspetto, per me fondamentale. di quella che ho chiamato “civiltà veneziana”: ovvero la storia e il lascito della straordinaria avventura umana, culturale e politica incarnata dalla repubblica Serenissima.
La ragione, per quanto mi riguarda, deriva da due constatazioni empiriche. La prima è che la repubblica di Venezia è lo stato rimasto più a lungo indipendente, senza interruzione alcuna, in Europa e al Mondo. Questo …Leggi tutto

Per un Museo della Civiltà Veneziana

Marzo è un mese sotto molti aspetti “speciale” in laguna: certo, l’inverno si avvia a finire, comincia a diffondersi una frizzante atmosfera di primavera ma… da storico non posso dimenticare che il giorno 1 ricorre il cosiddetto Capodanno veneto, cioè il primo giorno dell’anno secondo il calendario in vigore nella repubblica Serenissima o “more veneto”, mentre il 25 è la data nella quale, in base alle leggende raccolte nelle antiche cronache, “consoli venuti da Padova” fondano la città lagunare. Dove? Esattamente nel punto scelto per la chiesa di San Giacomo a Rialto.
Marzo, dunque, diventa un buon momento per avanzare una proposta per la Città, in difesa della sua memoria, per …Leggi tutto

Guelfi Vs. Ghibellini

Il 17 aprile 2015, su Luminosi Giorni ho pubblicato questo articolo. Mi sembra di grande attualità, quindi ve lo ripropongo…

Guelfi vs. Ghibellini ovvero il trionfo del Trasformismo

Assisto attonito alle lotte intestine che devastano il quadro politico italiano. Ogni giorno, l’impatto con le notizie mi riserva nuove sorprese. Parliamoci chiaro, si usano parole come “dissenso” per vestire con panno più morbido e nobile la realtà. Questa racconta di guerra civile continua, condotta senza esclusione di colpi in vista dell’unico obiettivo perseguito: il potere.
Esagero?
Le ideologie sono morte, ci ripetono con stucchevole insistenza. Destra e Sinistra sono parole prive di senso. A dominare la scena oggi è il concetto di “pragmatismo del fare”. …Leggi tutto

L’errore di Renzi

Nel suo celebre manuale strategico intitolato L’Arte della Guerra, il generale- filosofo cinese Sun Tzu invitava a non ripetere mai una tattica vittoriosa. La ragione è evidente: esaurito l’effetto sorpresa della “prima volta”, subentra nel nemico la consapevolezza di cosa sia successo. Quindi diventa probabile metterà in atto delle contromosse. Facile si rivelino efficaci.
Sun Tzu è vissuto a cavallo tra VI e V secolo a.C., ma la sua opinione, anche se conosciuta in Occidente molto più tardi, è stata condivisa, in forma indipendente, da uno stuolo di pensatori strategici e messa in pratica da un numero ancora più elevato di generali e ammiragli su un’infinità di campi di battaglia, terrestri …Leggi tutto

Destra o Sinistra pari son?

Mettiamola così: viviamo in un mondo difficile. Complicati sono i problemi, chiamati dagli ottimisti sfide, ancora di più le soluzioni. Ovvio, dirà qualcuno. È scontato in un mondo globalizzato e multipolare, dove il concetto stesso di centro, in senso politico ed economico, si è smarrito per l’emergere di molti nuovi e aggressivi, soggetti. La geometria decisionale è diventata variabile, infinite le incognite da prendere in considerazione per abbozzare possibili soluzioni.
È tutto vero. A questo, però, si aggiunge un elemento di confusione in più: la perdita di senso di categorie quali destra, sinistra, centro per inquadrare, ma anche decodificare, le diverse proposte politiche. Tanto sul piano internazionale che italiano.
Siamo alla famosa/famigerata …Leggi tutto

Il peso delle infrastrutture

Porti, aeroporti, strade, ferrovie, metropolitane, reti idriche, energetiche, telematiche, autostrade del mare, fluviali, trafori, centrali elettriche, centri di smaltimento rifiuti e via dicendo. Con la parola infrastrutture possiamo intendere un bel po’ di manufatti, sempre complessi e di grande impatto sul territorio. Perché di questo si può star certi: a un beneficio spesso fumoso e, comunque, spostato in là nel tempo corrispondono di norma conseguenze importanti sull’ambiente e sui nostri portafogli. Al punto che, secondo molti, le Grandi Opere servono per lo più a chi le costruisce. Fosse pure onesto, eventualità, purtroppo, la maggior parte delle volte per lo meno dubbia.
Non resta che rinunciarvi, allora?
La riposta istintiva quasi scontata vista …Leggi tutto