Venetia futura

Già, scritta con la “t”, cioè in latino, perché voglio parlare sia della città che della regione: l’una e l’altra connesse non solo dalla Storia ma, soprattutto, da qualunque domani.

Oggi sono separate. Da un pezzo vivono come quei coniugi che non si sopportano, ma l’interesse spinge a convivere. Non c’è alcun bisogno di trasformare Venezia-città in qualcosa di “autonomo”, come alcuni propongono. È già un altro “mondo”. Aggiungo: lo è sempre stato.

La Repubblica Serenissima ha conquistato la Terraferma e per tre secoli ne è stata la Dominante. Dopo, mezza-capitale del Regno Italico e del Regno Lombardo-Veneto, ha continuato a vivere in un’altra dimensione. Allo stesso modo è andata durante il …Leggi tutto

Italia 1943-47 e 1976-78 Emergenza Nazionale

 

 In questi giorni, aprendo i giornali o ascoltando i discorsi delle persone, mi capita spesso d’incrociare il concetto di “emergenza nazionale”. L’ha evocato anche il direttore di questa testata, Carlo Rubini, suggerendo per il dopo elezioni del 4 marzo la nascita di una specie di  “governo del presidente”, in grado di affrontare i molti e irrisolti nodi ancora sul tappeto.

Alla base del ragionamento di Carlo, se ho ben compreso, una constatazione: in due particolari e drammatici momenti della nostra storia, dopo il crollo dell’8 settembre 1943 e durante il periodo insurrezionale noto come “anni di piombo” attorno al 1970-80, le forze politiche a vocazione nazionale hanno trovato il modo di …Leggi tutto