Nel 1645 inizia la Guerra di Candia. L’attacco dell’Impero Ottomano ha come obbiettivo l’isola di Creta il cui possesso, unito a quello di Cerigo nel Mar Ionio e di Tinos nelle Cicladi, permette alla Serenissima di controllare buona parte delle rotte navali a lunga distanza, che collegano il Ponente con il Levante mediterranei. Creta è indispensabile all’Impero per acquisire pieno controllo dello spazio marittimo orientale, ma lo è anche per Venezia che, grazie al Regno di Candia, mantiene profondità strategica e peso geopolitico. Con le conseguenti ricadute economiche e finanziarie.
Non si tratta di un conflitto inutile o “barocco”, come talvolta si legge, perché in gioco ci sono interessi vitali per entrambi. Per questo sarà la guerra più lunga e dispendiosa mai combattuta da Venezia, la quale poteva uscirne vincitrice. In particolare nel corso delle prime campagne, quando la Repubblica esercita il pieno dominio del mare. Questa è la storia di cosa successe allora.