Eppur si muove

 

Eh, già, mi tocca scomodare proprio Galileo Galilei: si muove; non solo, si alza compatto; di più, separa davvero le acque. Non si rovescia. Niente onda devastante che piomba sulla città attonita. Insomma, funziona. Meraviglia, stupore, un nodo alla gola pensando a quanto tempo se ne è rimasto nascosto là sotto, inoperoso, mentre noi quassù c’inzuppavamo di salsedine, sudore e rabbia dentro stivali sempre più alti e inutili. A quanto pare funziona. Parlo del sistema di dighe mobili chiamato M.o.S.E., penso sia chiaro.

Lo è altrettanto che dobbiamo frenare l’entusiasmo. Finora è andato tutto bene, non c’è dubbio. Si è posizionato regolarmente con calma piatta e mare mosso spinto da vento …Leggi tutto

XX Settembre

 

A Roma via XX Settembre non è proprio una strada banale. Inizia da Porta Pia e raggiunge il Palazzo del Quirinale. Di rado la topografia rappresenta in modo così plastico una svolta storica. Poiché questa ricorda: il giorno in cui i bersaglieri penetrano in città attraverso la breccia, di Porta Pia appunto, e completano l’Unità d’Italia ponendo fine al potere temporale dei papi. Il palazzo era allora la residenza del pontefice. Quanto, poi, riportato in vita da Benito Mussolini con i Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929, cioè lo Stato della Città del Vaticano, non sarà mai neppure in parte paragonabile al preesistente Stato della Chiesa. Il XX settembre, dunque, ha …Leggi tutto

Tessere di memoria I monumenti e la loro distruzione

 

Fenomeno classico di ogni rivolta e rivolgimento politico, la distruzione dei monumenti quali simboli del nemico continua a sollevare interrogativi. Proprio perché si ripete con sconcertante regolarità. Lo vediamo in questi giorni di Black Lives Matter in particolare negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. In misura ridotta, anche a Milano con l’attacco alla statua di Indro Montanelli e la richiesta della sua rimozione. A causa del fatto, da lui stesso rivelato, dell’aver avuto una schiava/bambina tredicenne durante la Guerra d’Etiopia, quella dei sette mesi tra il 3 ottobre 1935 e il 5 maggio 1936. A seguire c’è stato l’imbrattamento con vernice rossa del busto del generale Antonio Baldissera a …Leggi tutto

Politica, scienza, conoscenza

Tra le novità più interessanti prodotte dalla recente pandemia sembrava collocarsi il riaffacciarsi in forze della competenza e dei tecnici. Ovviamente a fare da battistrada sono stati quelli sanitari. Naturale, dirà qualcuno. Per nulla scontato, invece. Soprattutto non lo era che tornasse a farsi largo l’idea che la conoscenza fosse di per sé un valore fondamentale e che a essa, la conoscenza, sia comunque meglio fare ricorso quando si cercano risposte.

Non si dimentica facilmente l’ “uno vale uno” dove sapere o non sapere diventava indifferente in nome di un egualitarismo capace di proiettare, chiunque e subito, in posizioni decisionali. Ne scontiamo ancora le conseguenze. Un ben tornata, dunque, alla competenza. …Leggi tutto

Venezia, la luna e tu

 

Ovvero il trionfo del luogo comune. Mi sono venuti in mente il film del 1958 e questo commento quando ho sentito della “sfuriata” del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, contro il viceministro dell’Economia e Finanze, Antonio Misiani. Il film perché ambientato in un mondo che ha cessato di esistere e forse nemmeno tornerà, qualunque sia il personale giudizio su quella realtà. Siamo sulla luna, appunto. Il commento per la ragione che non esiste niente di più scontato del classico “piove, governo ladro”. O incapace, giusto per non uscire dal seminato di quanto sostenuto dal nostro sindaco. Il quale ha sottolineato di aver scritto e telefonato infinite volte a Roma nel …Leggi tutto

Coronavirus la quarta lezione, l’Europa e l’economia.

Mes, Eurobond, Recovery Bond, solidarietà o sovranità, frontiere aperte, no, meglio chiuse, paradisi fiscali ed evasione, pizzaioli malati con lo scacciapensieri in bocca e arcigni guardiani di virtù calviniste che “rubano” tasse grazie a trattati interpretati a loro uso e consumo. Il Pianeta è travolto da pandemia, recessione presente e futura, fiumi di parole spesso sconnesse da qualunque vero ragionamento razionale. Inevitabile, viene da dire, quando ci si trovi sul crinale tra due mondi diversi con la coscienza di esserci davvero arrivati. Perché queste sono le due novità della crisi in atto: è epocale e ce ne rendiamo conto. Non sempre accade. Anzi. Il più delle volte è vero il …Leggi tutto

Coronavirus, la terza lezione: autonomia o centralismo?

 

La questione è centrale: l’onda d’urto della pandemia la pone all’attenzione. Nessuno si salva da solo per la banale ragione che tutti hanno bisogno degli altri. In senso materiale. Per le attrezzature, il personale, il supporto finanziario. I quali devono essere giocati su un ampio territorio, spesso potenziandoli in misura imprevedibile. Come minimo, serve una scala statale, sarebbe meglio quella continentale dell’Unione Europea.

Si pone, dunque, il quesito su chi debba decidere cosa, cioè della linea di comando. Abbiamo più volte sentito arrivare dalla regioni del Nord la richiesta di provvedimenti urgenti e drastici da parte del governo centrale. Salvo poi scatenare una corsa a prendere misure locali, in contrasto con …Leggi tutto

Coronavirus, la seconda lezione: il razzismo

 

 

Parliamoci chiaro: se in tutti noi non albergasse la mala pianta del razzismo, avremmo potuto evitarci un bel po’ di morti e danni collaterali, materiali e morali. Ragione e umanità, purtroppo anche stavolta, come in tanti altre occasioni precedenti, hanno abdicato sin dal primo giorno.

Quando il presidente del Veneto si è abbandonato al famigerato commento sulle abitudini alimentari dei cinesi, per altro dando credito a una falsa notizia, elevandole a prova della differente di civiltà tra noi e loro, a vantaggio nostro è ovvio, ha dato voce a un sentimento comune: il coronavirus li colpisce perché inferiori. Noi possiamo stare tranquilli, basta tenerli alla larga. Da qui la richiesta immediata …Leggi tutto

Coronavirus, la lezione strategica

 

L’epidemia, o pandemia ormai che sia, di coronavirus di lezioni ce ne sta impartendo diverse. Una, però, mi sembra di particolare importanza per le sue conseguenze di lungo periodo: la necessità di mantenere autonoma capacità di ricerca, sviluppo e produzione di un’ampia gamma di manufatti. Si va dai satelliti alle mascherine filtranti, tanto per chiarire.

Il turbocapitalismo globalizzato, incentrato sul massimo profitto immediato, ci ha spinto a dimenticarci non solo dei danni ambientali inflitti al Pianeta dalla frenetica circolazione di materie prime, semilavorati, merci e persone, ma anche della penuria sino alla totale mancanza che lo spezzarsi di singoli anelli della catena di approvvigionamento può determinare. Ovunque. Sino al collasso generale. …Leggi tutto

Felicità 2020

 

A Capodanno è normale ricordare quanto accaduto nei dodici mesi precedenti e, riflettendo sui propri desideri e le reali potenzialità, formulare qualche buon proposito e augurio. In genere si pensa che l’avverarsi, in tutto o in parte, di sogni e speranze rappresenti in qualche modo il raggiungimento della felicità possibile. Almeno per l’anno che verrà. Quindi limitata. Nel tempo e nello spazio. Se, per ipotesi, il Capodanno prossimo venturo vede realizzato l’intero pacchetto, di sogni e speranze intendo, si ricomincerebbe con un’altra serie E così via. Seguendo un approccio quantitativo, tranquillizzante perché misurabile. Riduciamo la felicità al nostro abituale stile di vita, disseminato di crocette che, in modo chiaro e …Leggi tutto