Cosa cambierà con Trump presidente?

Niente. Lo so, la maggior parte di chi legge resterà sconcertata, ma io non devo solleticare il consenso: sono uno storico, non un politico e neppure un venditore di idee preconfezionate. Per cui ripeto e sottolineo, il cambio di amministrazione negli Stati Uniti non comporterà proprio nessun cambiamento negli indirizzi di fondo della strategia americana nel Mondo. E questo per un motivo banale e allo stesso tempo complesso. Anche negli USA, a governare davvero non sono i presidenti, che si succedono ogni quattro anni con sempre più roboanti promesse, bensì gli interessi reali, i quali sì sono permanenti e ben delineati. Gli storici e gli analisti geopolitici, sette che si …Leggi tutto

Giovani e Res Pubblica: due mondi apparentemente agli antipodi di Fosca Moro

I giovani sono sempre più sfiduciati dalla politica, che vedono come un’entità astratta e lontana dalla realtà. Quest’ultima tende a giudicare le nuove generazioni come composte da facinorosi, viziati e schiavi della tecnologia grazie alla quale non fanno più alcuna fatica. Tuttavia nei recenti appuntamenti elettorali sono stati i candidati anagraficamente più giovani a fare la differenza, tramite le loro proposte, e ad attirare pertanto un grande consenso: basti pensare al sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, e ai candidati alle Elezioni Europee, Carlo Pasqualetto e Valeria Mantovan. Eppure questo non è sufficiente per convincere l’attuale classe dirigente del fatto che abbiamo dei giovani brillanti, in grado di cambiare la scena …Leggi tutto

Il Rapporto Draghi: l’ultima spiaggia?

Se n’è parlato tanto. Lo si è aspettato a lungo. Poi, quando finalmente è stato illustrato da Mario Draghi ed è diventato di pubblico dominio se ne sono potuti verificare i contenuti. Risultato? Qualche articolo di giornale, una manciata di commenti su televisioni e social e tutto è finito lì. Come mai? Visto che è disponibile in Rete gratuitamente e senza alcun problema vale la pena leggerlo. Darò per scontato che chi si avvicina a questo articolo l’abbia fatto o la farà, perché niente può sostituire l’esperienza diretta e personale del documento. Dunque, l’invito è: dategli un’occhiata.

Non c’è dubbio, a prima vista si resta delusi. Si potrebbe dire che la …Leggi tutto

Geopolitica Vs. Economia

Ammettiamolo, in fondo al nostro cervello siamo tutti un po’ marxisti. Ogni volta che succede qualcosa in giro per il Mondo pensiamo che a tirare le fila siano grandi e oscuri interessi economico/finanziari. Quindi, per risolvere eventuali crisi, niente di meglio e comunque più efficace che colpirli. La Russia invade l’Ucraina? La ragione sono le Terre Rare del Donbass, il grano delle Pianure e via dicendo. Noi smettiamo di comprare gas, petrolio e qualsiasi altra cosa da Putin, in più gli blocchiamo il sistema internazionale di pagamenti Swift, a stretto controllo americano, e lo mettiamo in ginocchio. Così sarà costretto a tornare indietro. O a trattare. Facile. In fondo, basta …Leggi tutto

Europa, soggetto geopolitico e militare o campo di battaglia?

«La Francia accelera sull’economia di guerra ed è pronta a requisire gli impianti industriali.» RID online, 26 marzo 2024.

«Francia, al via il sottomarino strategico di 3a generazione.» RID online, 26 marzo 2024.

La Francia dunque, come da tradizione, assume il ruolo di avanguardia di un’Europa ormai da 80 anni sonnolenta riguardo alle grandi questioni geopolitiche e quindi militari sul tappeto. Lo ha dimostrato in numerose occasioni, le cui due più recenti sono il programma Scaf/Fcas franco-germanico-spagnolo per un velivolo da combattimento di 6a generazione, teniamo presente che il Lockeed Martin F-35 che sta entrando in servizio oggi è di 5a, e il programma Mgcs franco-tedesco, per la realizzazione di un carro …Leggi tutto

L’irrilevanza del capo

Cronache internazionali e dibattito politico interno si concentrano in maniera uniforme su azioni e parole di singoli elevati a indiscussi protagonisti: sembra che nel Mondo nulla avvenga o si possa muovere se non ci sia all’origine la scelta di qualcuno. Una prospettiva che è facile far risalire alla matrice culturale greco-romana, comune all’intero Occidente, con il suo culto dell’Eroe. I cui prototipi sono Eracle/Ercole, i grandi personaggi dell’epica omerica e virgiliana, infine Alessandro Magno e Giulio Cesare. Modelli indiscutibili, del resto, anche se i primi si pongono sul piano del Mito; il Macedone è a cavallo tra questo e la realtà; solo Cesare, a ben vedere, è rimasto ancorato soltanto …Leggi tutto

La Battaglia dei Valori, Buoni Vs. Cattivi, dove sbagliamo?

Suella o Sue Ellen Braverman, Kemi Badenoch, Priti Patel: il lettore si chiederà chi mai siano. Rispondo subito. Sono tre deputate inglesi del Conservative Party. Le quali coltivano l’ambizione di diventare primo ministro, scalzando dalla posizione occupata l’insoddisfacente, per i conservatori soprattutto, Rishi Suniak. Prassi in uso non solo in Italia, come si vede. Dal momento delle ultime elezioni, generali, 2019, vinte con il 43,6% dal partito allora guidato da Boris Johnson, l’attuale capo del governo è il terzo in ordine di tempo. Senza essere più andati alle urne.

Il dettaglio interessante è che Rishi Suniak è il primo discendente di immigrati a raggiungere la carica. È infatti indiano e induista …Leggi tutto

La Grande Offensiva

« (…) io non biasimo chi vuole conquistare un impero, ma chi è troppo disposto a sottomettersi, perché gli uomini sempre per natura comandano su chi cede, si difendono da chi li attacca.»

Tucidide, 4. 61,5

Parole che lo storico ateniese mette in bocca al siracusano Ermocrate, il quale cerca così di stimolare i suoi concittadini alla resistenza contro gli invasori: i quali sono altri greci. Vale a dire la grande spedizione ateniese salpata per chiudere, in Attica sperano vittoriosamente, la lunga guerra contro Sparta e i suoi alleati. Passerà alla storia come quella del Peloponneso.

Qui non interessa cosa sia successo in seguito, ma l’attualità del concetto. Perché è senz’altro valido anche …Leggi tutto

Pandemia di Guerre

Uno dei pochi pregi dell’ultimo, travagliato, anno, dovrebbe essere rappresentato da una maggiore consapevolezza circa la natura e gli obiettivi dell’essere umano. L’aver incontrato di nuovo, infatti, proprio sulla soglia di casa la realtà della guerra induce a sperare sia servito ad aprire gli occhi anche ai più ostinati. L’Homo Sapiens non è affatto l’individuo naturale che mira solo all’autoconservazione, mitigata dall’istintiva empatia verso i propri simili, dell’Émile di Rosseau. La sua corruzione non è dovuta alla cattiva pedagogia di una società malata. Il principio di divaricazione tra natura del singolo e collettività, così subdolamente introdotto, è un colossale abbaglio. Anche se ha goduto d’immensa fortuna. È stato alla base …Leggi tutto

La dignità dell’Uomo: salvare il Pianeta

Salvare il Pianeta: rappresenta la costante geopolitica di lungo periodo di maggiore rilevanza e urgenza, oggi. Perché non esiste Homo sapiens senza Terra e, di conseguenza, neppure Stati intesi come la più perfezionata forma di organizzazione sociale mai sperimentata. Finora. Vero è che la sopravvivenza di singoli e specie dovrebbe essere l’istinto di base di ogni Sapiens. Di conseguenza, degli Stati. Lo è altrettanto, però, che questi ultimi tendano a comportarsi come altrettanti Frankestein: assemblati così come i fatti storici, somma algebrica di caso, necessità e volontà e pertanto immersi nella nebbia della complessità, hanno determinato e accesi dalla scintilla dell’esistenza, si animano di vita propria. Il punto è che …Leggi tutto