La rivoluzione fallita dell’ultimo dei veneziani
Studio Lt2 editore (Venezia)
ISBN 978-88-88028-0-3

Venezia, seconda metà del Settecento. La repubblica Serenissima spende gli ultimi giorni nella consapevolezza di quanto l’attende. Ciò nonostante, un gruppo di uomini cerca di strapparla all’agonia crepuscolare, tra questi, l’ammiraglio Angelo Emo, l’ultimo dei veneziani. Erede di una potente famiglia patrizia, lotta per invertire il corso della storia e, combattendo in mare, diventa l’eroe di Algeri, Tripoli e Tunisi. Muore a Malta nel 1792. Cause naturali o intervento umano e, in tal caso, assassinio per ragioni personali, private, oppure esecuzione di una sentenza? Domande a oggi senza risposta che riportano a un quesito centrale, chi è stato davvero Angelo Emo, l’eroe che si è sempre creduto oppure… un traditore? Il volume per la cui stesura l’autore si è avvalso di ogni documento noto, ricostruisce la realtà dei fatti giungendo a una sorprendente conclusione… e per farlo penetra nei difficili rapporti tra individui e stati. Un tema per niente secondario o datato ma di grande attualità, esattamente come l’azione navale di Emo contro Tunisi, così simile ai bombardamenti aerei Nato sulla Libia del 2011 da far pensare che gli strateghi dell’Alleanza l’abbiano studiata con attenzione: individuandone il punto debole, come del resto aveva compreso già allora lo stesso Emo. Perché “l’uso pratico della Storia consiste nel proiettare il film del passato sullo schermo del futuro” (B.H. Liddell Hart)

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