Coronavirus, la terza lezione: autonomia o centralismo?
La questione è centrale: l’onda d’urto della pandemia la pone all’attenzione. Nessuno si salva da solo per la banale ragione che tutti hanno bisogno degli altri. In senso materiale. Per le attrezzature, il personale, il supporto finanziario. I quali devono essere giocati su un ampio territorio, spesso potenziandoli in misura imprevedibile. Come minimo, serve una scala statale, sarebbe meglio quella continentale dell’Unione Europea.
Si pone, dunque, il quesito su chi debba decidere cosa, cioè della linea di comando. Abbiamo più volte sentito arrivare dalla regioni del Nord la richiesta di provvedimenti urgenti e drastici da parte del governo centrale. Salvo poi scatenare una corsa a prendere misure locali, in contrasto con …Leggi tutto
Coronavirus, la seconda lezione: il razzismo
Parliamoci chiaro: se in tutti noi non albergasse la mala pianta del razzismo, avremmo potuto evitarci un bel po’ di morti e danni collaterali, materiali e morali. Ragione e umanità, purtroppo anche stavolta, come in tanti altre occasioni precedenti, hanno abdicato sin dal primo giorno.
Quando il presidente del Veneto si è abbandonato al famigerato commento sulle abitudini alimentari dei cinesi, per altro dando credito a una falsa notizia, elevandole a prova della differente di civiltà tra noi e loro, a vantaggio nostro è ovvio, ha dato voce a un sentimento comune: il coronavirus li colpisce perché inferiori. Noi possiamo stare tranquilli, basta tenerli alla larga. Da qui la richiesta immediata …Leggi tutto
Coronavirus, la lezione strategica
L’epidemia, o pandemia ormai che sia, di coronavirus di lezioni ce ne sta impartendo diverse. Una, però, mi sembra di particolare importanza per le sue conseguenze di lungo periodo: la necessità di mantenere autonoma capacità di ricerca, sviluppo e produzione di un’ampia gamma di manufatti. Si va dai satelliti alle mascherine filtranti, tanto per chiarire.
Il turbocapitalismo globalizzato, incentrato sul massimo profitto immediato, ci ha spinto a dimenticarci non solo dei danni ambientali inflitti al Pianeta dalla frenetica circolazione di materie prime, semilavorati, merci e persone, ma anche della penuria sino alla totale mancanza che lo spezzarsi di singoli anelli della catena di approvvigionamento può determinare. Ovunque. Sino al collasso generale. …Leggi tutto